martedì 8 aprile 2008

attendo


Ho aperto la finestre e adesso mi sento un po’ meglio. Entra un odore di erba tagliata e pioggia che stride col contesto e mi rende finalmente leggera e fresca, trascinandomi altrove. Un soffio di vento mi fa rabbrividire e mi spinge fuori, nel pomeriggio. E sono goccia che galleggia nell’aria, per scivolare lungo i tronchi degli alberi, o infrangermi sui parabrezza o sull’asfalto, oppure posarmi delicatamente su un filo d’erba nella corsia dei tram e rimanere lì, traballante, appesa.
Non so cosa dire. Per giorni non ho avuto nessuna voglia di scrivere. Per giorni sono rimasta chiusa in me stessa. Per giorni non ho desiderato che rimpicciolirmi. Lo desiderio ancora ma l’odore della pioggia è un richiamo alla vita più forte. O solo a scrivere parole inutili sul un foglio che neppure si può toccare, che non ha odore. Ho chiuso in una scatola tutte le mie incertezze, le mie paura, i pensieri che mi tolgono il sonno. Li ho allontanati dalla mia vista ma mi accorgo di non riuscire ad ignorarne l’esistenza. Ho paura di non farcela, di tramutarmi in delusione. E quando avrò deluso allora non ci sarà modo di nascere di nuovo. I giocatori fanno il loro gioco, io guardo le mie cinque carte e le combino come meglio mi riesce, la partita non è ancora finita ma non so giudicare la bontà del mio gioco. La fortuna è una buona scusa cui dare la colpa, ma raramente ce l’ha davvero.
Non sono mai stata brava ad esprimere giudizi, meno che mai sulla mia persona. Forse a tutti capita prima o poi di esaurire le risorse, di rimanere a secco. Ma io voglio ripartire e non riesco a trovare il modo ed è una sensazione che mi lascia senza forza.

...

4 commenti:

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Solo chi troppo pieno di se non ha paura, e spesso sbaglia...

Trovo salutare un leggero timore di non farcela o di deludere, è sintomo di coscienza di se stessi.

Basta non farsi bloccare completamente da quella sensazione...

Dyo ha detto...

Quel bimbo ha una faccia inquietante...
Ti capisco: fino a qualche anno fa vivevo nel terrore di deludere gli altri.
Adesso ho solo paura di deludere me stessa.
Notte, Onigiri.

Donna Cannone ha detto...

Non so che sia, Onigiri Girl, ma il fatto che torvi vita nella pioggia mi sembra già un ottimo segnale. A me, fa l'effetto contrario.

Non essere troppo severa con te stessa - se questa è una delle carte che hai in mano

buИCiA ha detto...

Eh si. Niente voglia di scrivere. Niente voglia di uscire. Niente voglia di leggere nemmeno quello che di solito nn si vede l'ora di leggere. Niente voglia di niente.
Ma, ops!, scusa... ho preso a parlare di me quando in realtà lo spunto partiva da te.
Come vedi, anche io mi sento così. Ma peggio, perchè almeno a te la pioggi afa stare bene.