lunedì 9 marzo 2009

Tempo perso

Il vento ha pulito i contorni di questa giornata di attesa. Non una sola nuvola, il cielo liscio come una tavola. Il vento ha smorzato le mie asprezze e mi ha lasciata in silenzio, in attesa. Attendo. Mentre scende una sera chiara e limpida di luna rotonda a cui manca un pezzo. Il tramonto sopra i tetti, dietro la ciminiera. Dal rosa al blu della notte. E la notte mi mette addosso un’angoscia insofferente. Come se non avessi fatto abbastanza. Come se non avessi vissuto abbastanza, Questa giornata. Esco. Parto e rimando. Rimango. Altri dieci minuti prima di tornare a casa. E spegnere il tramonto. E chiudere i miei occhi. E domandarmi dove è che ho perso oggi.



1 commento:

enne ha detto...

Mi verrebbe da dirti che se ti fai tutte queste domande hai perso solo tempo, ma in fondo sarebbe solo una battutaccia indegna.
E' che io sono veramente stanca di chiedermi il perchè e il percome delle cose: oramai ho attimi di insofferenza che rasentano la barbarie.


Onigiri, ti chiedo tanto se ti prego di togliere Ed dalla tua lista? E' come la lapide di un morto. :-(