mercoledì 28 novembre 2007

incomprensioni

A volte è difficile combinarsi e capirsi. A volte sembra di parlare due lingue differenti. Noi che siamo pelle e respiro alziamo muri così alti, impossibili da scavalcare. E resto qui, sola e immobile, ad aspettare. Ad aspettarti. E mi chiedo come sia possibile mettere queste distanze tra di noi che siamo così vicini. Distanze di km di autostrade bagnate e deserte, buie e silenziose. Come se ci camminassi, tutta sola e senza scarpe, affatto sicura di dove voglio andare. Di dove trovarti. Di dove sarai.
È troppo facile ferirsi attraverso il filo del telefono. È troppo sterile il suono di un cornetta riappesa per portare a qualcosa che dia un frutto. E per quel che posso mi dispiace. E per il resto? Resto in ascolto e sento solo silenzio. Mi sento persa perché non so trovare ragioni e torti, perchè non so trovare il capo e la coda.

…non c’è torto o ragione è il naturale processo di eliminazione…


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