domenica 23 dicembre 2007

scrivermi

Una domenica grigia da morire. Una corsa sotto una pioggia fredda mista a neve e poi un mal di testa che non da tregua. Rannicchiarmi in me stessa come un minuscolo riccio. Gambe incrociate. Pagine fitte della mia scrittura ordinata. Sto studiando. O ci provo almeno. Un te al cacao. Una carota. Quel bisogno di scrivere nelle mani, parole che non riesco a rendere esplicite anche se sono chiare e lucide nella mia testolina. A volte ho così tanto bisogno di scrivermi che non riesco a sentirmi bene finchè non l'ho fatto. Rimango inquieta, nervosa, insoddisfatta. Non riesco a concludere nulla se non finire con l'incartarmi nei miei soliti guai. Scrivere è sempre la cura. Scrivere è la formula magica. Sebbene quello che scrivo non abbia quasi mai ciitadinanza per essere letto. Sono solo parole. Niente di più. Ossigeno per quel che mi riguarda.
Soprattutto adesso, in questo periodo così particolare. Io mi sento sopraffare dalla sensazioni. Malinconia, tenerezza, tristezza, dolcezza, nostalgia, paura, sollievo. Tutte insieme. Un groviglio difficile da esprimere, che mi resta in gola. Per questo non posso fare altro che arrendermi a questo bisogno. Scrivere di questa sensazione strana verso questi giorni sospesi, desiderio che volino via in un soffio e che durino per sempre.

2 commenti:

Dado ha detto...

tanti auguri di buon Natale a te e a tutti i tuoi cari..ci sentiamo dal 27..

buИCiA ha detto...

Dici bene: scrivere è la cura.

E' solo scrivendo che, a volte, io riesco a stare meglio.
Ed è solo scrivendo che, a volte, riesco a star peggio.

Solo con carta e penna riesco a tirarmi fuori.