Un vento secco e appena freddo ha soffiato via quel velo di nuvole opprimente che, in effetti, mi opprimeva. Lancio un sguardo all'orologio. Stasera abbandono la nave presto e questo pensiero ha cancellato le ultime perturbazioni che indugiavano sopra la mia testa. E' mercoledì, e sta per finire. Apro la scatola cranica con un cacciavite, estraggo il corpo rosa e pulsante del cervello in tensione e lo lascio qui sulla scrivania. Stasera non voglio pensare. Al lavoro, al futuro, al passato, al tempo, al dovere, al diritto, alla ragione, al torto, al senso di colpa e a tutto il contorno. Stasera tengo addosso solo un pò di emozioni e chilometri di pelle, un paio di labbra screpolate dal vento e dieci dita lunghe e fredde. Il resto può restare qui chiuso fino a domani.
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6 commenti:
Ricordati solo di rimetterlo al suo posto domattina, per il resto è ok...
volevo sapere com'è andata poi senza quel "bagaglio" e soprattutto se è un esperienza da ripetere. Buon giovedì
Ed
e se domani non lo mettessi a posto?
Vediamo come va senza?
Ti avrei selezionato per un meme, liberissima di rifiutarlo :)
Buona giornata
Ed
Sai come vorrei avere la capacità di scollegare il mio, di cervello. Penso che lo lascerei un po' ovunque, e non mi preoccuperei nemmeno di andare a recuperarlo. :-|
Bella la foto.
Io in verità devo contare le volte in cui lo tengo collegato..fino a 5 o 6 so contare..poi mi si scollega automaticamente...puff
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