Non so se sia normale. In effetti non credo. Comunque in questo periodo dormo male, non riesco ad addormentarmi e il sonno è frammentato, interrotto, scomposto e vagamente allucinato. La mattina mi piomba alle spalle traboccante di frenesia. Come se fosse passato un attimo dal momento in cui ho spento la luce. Come se in quell'attimo io avessi corso la maratona.
Il fatto è che ho un lista infinita di questioni irrisolte, di nodi da sciogliere, di problemi, di ansie, di cose. Roba complicata, varia, disomogea, intricata e munita di milioni di orribili tentacoli. Per poter essere affronata e risolta dovrebbe essere adeguatamente catalogata e messa in ordine mentre io me la metto di fronte in blocco e finisce per risultarmi un pò indigesta. Un pò molto, a prova di bicarbonato e limone.
Dicevo, non so se sia normale, ma il mio tempo insonne risulta essere il miglior tempo della giornata. Nel senso che il cervellino parte in quarta e macina macina macina e qualche problema finisce pure col risolverlo o, almeno, per indicarmi una via per. Questa mattina sono arrivata in ufficio effervescente e traboccante di soluzioni. Ok, la mia effervescenza come la cocacola lasciata senza tappo svanisce in fretta, col risultato che poi la cocacola fa schifo. Ma io non bevo cocacola e quindi poco mi importa. L'effervescenza finchè dura è bella.
Poi ovvio che dopo giorni di iperattività celebrale notturna ed azione applicativa diurna finisco con l'essere un pò fuori fase, una specie di ferrarelle nè liscia nè gassata, stato che, devo dirlo, detesto.
Ma l'importante è non rifletterci troppo.
Si, perchè finchè si tratta di scadenze e analisi e grafici il cervello di notte fa la sua sporca parte e risolve, ma se vengono al pettine quegli altri nodi, quelli esistenziali potrei forse azzardarmi a definirli, allora qui salta per aria tutta la baracca.
Quindi non penso. Sintonizzo i pensieri sulle frequenze a carattere pratico/lavorativo, macino di notte, agisco di giorno e così via. Senza respiro. Perchè se respiri ragazza sei finita.
Il fatto è che ho un lista infinita di questioni irrisolte, di nodi da sciogliere, di problemi, di ansie, di cose. Roba complicata, varia, disomogea, intricata e munita di milioni di orribili tentacoli. Per poter essere affronata e risolta dovrebbe essere adeguatamente catalogata e messa in ordine mentre io me la metto di fronte in blocco e finisce per risultarmi un pò indigesta. Un pò molto, a prova di bicarbonato e limone.
Dicevo, non so se sia normale, ma il mio tempo insonne risulta essere il miglior tempo della giornata. Nel senso che il cervellino parte in quarta e macina macina macina e qualche problema finisce pure col risolverlo o, almeno, per indicarmi una via per. Questa mattina sono arrivata in ufficio effervescente e traboccante di soluzioni. Ok, la mia effervescenza come la cocacola lasciata senza tappo svanisce in fretta, col risultato che poi la cocacola fa schifo. Ma io non bevo cocacola e quindi poco mi importa. L'effervescenza finchè dura è bella.
Poi ovvio che dopo giorni di iperattività celebrale notturna ed azione applicativa diurna finisco con l'essere un pò fuori fase, una specie di ferrarelle nè liscia nè gassata, stato che, devo dirlo, detesto.
Ma l'importante è non rifletterci troppo.
Si, perchè finchè si tratta di scadenze e analisi e grafici il cervello di notte fa la sua sporca parte e risolve, ma se vengono al pettine quegli altri nodi, quelli esistenziali potrei forse azzardarmi a definirli, allora qui salta per aria tutta la baracca.
Quindi non penso. Sintonizzo i pensieri sulle frequenze a carattere pratico/lavorativo, macino di notte, agisco di giorno e così via. Senza respiro. Perchè se respiri ragazza sei finita.
5 commenti:
A parte tutto esiste davvero una coca alla ciliegia? Se sì dev'essere disgustosa.
Sai, sono le notti insonni quelle che, se ben affrontate, possono offrirti soluzioni insperate. ma solo ai problemi di ordine pratico, in effetti. perchè i grossi quesiti esistenziali, e quelli sentimentali, aggiungerei, ti rimangono addosso come sacchi di piombo.
Qui oggi piove.
Io mi adeguo.
Buona giornata, anyway. :)
esiste esiste... ed è disgustosa ;)
Consoco questo stato insonne, ma non mi elettrizza - anzi, mi sfianca.
Sinceramente, non credo che tirare avanti senza sciogliere i nodi sia la soluzione migliore. Prima o poi rischi di scoppiare. Onigiri Girl, mi piace come scrivi, non privarmi della tua compagnia blogghesca
dai che non è poi così disgustosa.
c'è di peggio
Ed
ciao anche io ho scritto un post simile ma il mio tratta del risveglio del lavoratore ti invito a leggerlo se vuoi bello il tuo blog
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