Il ventitre aprile è un giorno che messa così non vuol dire niente. Ci faccio un segnetto accanto sul mio calendario, una specie di fiorellino sgorbio. Oggi comincia una nuova stagione.
La primavera non c’entra, sebbene anche in questo caso si tratti di un periodo di transizione. Ma la primavera porta a giugno e all’estate mentre io non so quanto questa stagione dovrà durare o dove mi porterà alla fine. Eppure: qualcosa è cambiato.
Dopo le secchiate gelide di confusione e sconforto delle ultime settimane. Dopo il black out. Ho capito. Che la crisi non è l’unico modo per reagire. Non è neppure un modo per reagire. E' la paralisi. E' la reazione che oggi mette la lettera maiuscola all'inizio di questa nuova stagione.
Sono stanca. Ho paura. Non ho risposte con chiudere il cerchio di mille domande sospese. Il futuro è nebbia, acqua torbida o, perchè no, una pagina bianca. Incomprensibilemente mi sento leggera a frizzante come un’alba di maggio.
Tuttosommato, se pò fa...
...
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Mi frulla già per la testa una lista infinita di cosa da fare.
5 commenti:
Onigiri girl, ma che bello il nuovo disegno!
la crisi è un'opportunità di cambiamento
Mi piace il post, posso leggerci cose a me affini.
Buonanotte
Ed
ps:mi piace anche il nuovo art!
Le crisi ci paralizzano anche a lungo (io sono un'autorità in materia)ma a volte succede che, nell'impasse più totale, ci nasca dentro una leggerezza insospettata, la certezza che possiamo farcela.
Notte. :)
almeno tu hai qualcosa d reale (o così mi sembra di evincere...) cui reagire, o cui hai reagito non reagendo.
io a volte mi lascio prendere dallo sconforto per nulla, forse solo per causa mia.
good luck per la tua "primavera".
;)
... è molto che non ci sentiamo.
Spero.. tutto bene.
Ti abbraccio
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