martedì 20 maggio 2008

Rabarbaro

Piove. Io mi sento perfettamente allineata. Con questo tempo. Con questo spazio. Con questa luce. E lo detesto. Vorrei essere il sole. Ed invece, oggi, sono la pioggia.
La fine di maggio è sempre un momento malinconico e saturo di ricordi e di sensazioni che non possono essere espresse. La sensazione è di quelle che ti lasciano certe caramelle pescate dal cassetto della nonna, dolci ma con quel retrogusto amaro. Rabarbaro, o qualcosa del genere. Io, quelle caramelle, le adoro.
La fine di maggio. Davanti a casa mia appendono delle minuscole lucine e si parcheggia una minuscola giostrina, a mela. È arrivata ieri sera. E stamattina sono stata un po’ a guardarla, bagnata di questa pioggia grigia e odiosa, prima di decidermi a vestire i miei panni da grande e a muovermi verso qui. Ci sono momenti che vorrei così tanto restare dove sono che mi pare di riuscire a far rallentare il tempo fino quasi a fermarlo, ma è solo un attimo e poi eccomi. Dove devo essere. Non senza un briciolino di amarezza che, stavolta, di dolce non ha proprio nulla.
Ci sono momenti in cui mi sembra che il semplice mestiere di vivere mi stia indurendo, mi stia rendendo arida, asciutta. Mi sembra di perdere quell’intensità che mi era propria, quella capacità di cogliere i dettagli, le sfumature. Quella capacità di lasciarmi sopraffare dalle emozioni. Mi pare che la mia pelle sottile stia sviluppando un guscetto resistente. Il flusso delle mie parole, dei miei pensieri, mi sembra farsi meno fluido. Ma forse è solo questa pioggia. Ma forse è solo questo freddo intorno che non vuol passare.
...

...troppe emozioni... [Bluvertigo]

2 commenti:

Ed Kemper ha detto...

La pioggia è odiosa specialmente come inizio di una giornata. La pioggia bagna le cose e inaridisce il cuore.
Ed

buИCiA ha detto...

parafrasando un consigio datomi ieri da Franz:

"sparati la mucisa a palla, e non pensare. il sole arriverà presto".

ed io ho fiducia in Franz.