Ci si può sentire sfumate dentro una mattina di maggio, quasi trasparenti nella delicatezza del colore che scivola dall’intenso al lieve. Notti brevi come sospiri e giorni che si inseguono senza tregua. E maggio sta già scivolando via. Trattenerlo fa le dita non è possibile. Fa solo male. Quindi lo lascio andare. E resto a guardare. La vita che avevo che si allontana. L’acqua del fiume del tempo che scioglie i colori, li sfuma e li rende lievi, appena percettibili allo sguardo. Ma restano intensi nella mia memoria, anche se la luce del giorno li confonde e li frammenta.
Il cielo è buio sopra le nostre teste. Una sera di maggio che minaccia pioggia. Le luci colorate dei fuochi che incendiano la sera e i miei pensieri. I malinconici suoni che il vento porta immutabili attraverso gli anni. La sensazione che sia un fuoco che si sta per spegnere. Mi stringo più forte. Un abbraccio che mi sostiene nella sensazione di non poter far nulla. Di dover lasciar andare quello che deve. Andare. E accettare l’inevitabile è una prova dolorosa. Tutte le cose finiscono. Nulla è per sempre. Eppure lo prometterei, a te, per sempre, lì sotto quella pioggia di cenere. Tu sai cosa. Per quel poco che per sempre vuol dire. Per noi che siamo solo fuochi nella notte. Un bagliore. Un attimo. E poi il buio. Ma sufficiente da lasciare impressa la propria immagine sulla pellicola. Per sempre.
Tre botti. E lo spettacolo è finito.
Il cielo è buio sopra le nostre teste. Una sera di maggio che minaccia pioggia. Le luci colorate dei fuochi che incendiano la sera e i miei pensieri. I malinconici suoni che il vento porta immutabili attraverso gli anni. La sensazione che sia un fuoco che si sta per spegnere. Mi stringo più forte. Un abbraccio che mi sostiene nella sensazione di non poter far nulla. Di dover lasciar andare quello che deve. Andare. E accettare l’inevitabile è una prova dolorosa. Tutte le cose finiscono. Nulla è per sempre. Eppure lo prometterei, a te, per sempre, lì sotto quella pioggia di cenere. Tu sai cosa. Per quel poco che per sempre vuol dire. Per noi che siamo solo fuochi nella notte. Un bagliore. Un attimo. E poi il buio. Ma sufficiente da lasciare impressa la propria immagine sulla pellicola. Per sempre.
Tre botti. E lo spettacolo è finito.
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7 commenti:
è sorprendente. con quanta velocità è corso via questo mese? con quanta velocità è scappato maggio?
ho paura. ho paura che dopodomani sia già finita l'estate. e che io non mi accorga nemmeno che l'estate sia arrivata.
e per rimanere in tema subsonica... ;) "sembra ieri" ha i suoni sumati e caldi dell'estate. a me sa di estate. a te no?
Malinconica q.b., Onigiri.
Maggio è volato. In men che non si dica sarà volata l'estate con tutte le sue promesse mai mantenute.
E' difficile lasciar andare il tempo, i ricordi, coloro che abbiamo amato.
Quoto, dolorosamente quoto...
empatia..
E' un nuovo mese quello che arriva, quello che tutto l'anno sognavo qualche tempo fa, quello della fine della scuola...
\(=^_^=)/ bel post dovresti scrivere un libro...
Ho scritto un commento ma il sistema non l'ha preso.. rimarrà disperso nella rete a vagare
Bellissimo post,
Ed
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