giovedì 9 ottobre 2008

Immediate boarding

Sono completamente fuori fase. In senso elettrico. Galleggio sulle onde nell'infrarosso dei pensieri. Derive. Deve esserci qualcosa cui valga la pena appendersi. Affidarsi. Qualcosa. Di vecchio o di nuovo non importa. Qualcosa. Cosa. Non so. Torre di controllo. Ora che navigo sulle rotte incosistenti delle occasioni. Mancate. Tentante. Perse. O sfiorate appena. Le destinazioni sono infinite e in piedi davanti al cartellone partenze dell'aeroporto non riesco a leggere cosa è scritto sul mio biglietto. Per dove. E tutto intorno, appuntate al muro con puntine casuali, le preoccupazioni, le contingenze, le varie e le eventuali. Perchè è come doversi concentrare su mille cose al contempo. Perchè è come non concentrarsi su niente. Perchè è come. Smarrirsi. In corrente alternata. Dentro i cavi. Dentro i fili di queste giornate scariche. Sono io che sto fuggendo. O sono le cose che mi sfuggono tra le mani. Finirò col perdere qualcosa. Finirò col perdere qualcuno. Finirò a frugare tra i bagagli smarriti di un'aeroporto deserto alle tre del mattino. Per cercare cosa. Per cercare me. Chiudo gli occhi e spengo la luce sui miei pensieri. E' così assurdo desiderare. Desiderare. Non so nemmeno che.
...

4 commenti:

buИCiA ha detto...

credo di aver letto, da qualche parte, che il desiderio è ciò che rende gli esseri umani infelici.
tu che dici?

note disambigue ha detto...

Dev'esserci qualcosa di malvagio nell'aria. Da te, da me, dappertutto.
Anch'io non è che ci stia capendo più niente, sai?

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Leggo, penso...
e non commento, hai già detto tutto quello che necessitava dire...

antonio lillo ha detto...

desiderei dirti tante cose ma non so come fare... sono sentimenti, sensazioni, esperienze e no queste cose non hanno senso se non le vivi tu...

pensa solo che quello che non ti uccide ti rende più forte (by clin eastwood) ;-)

bacio