lunedì 24 novembre 2008

neve

Silenziosa, in punta di piedi, mi è caduta addosso la neve. E il risveglio ha preso i colori e la luce chiara di uno stupore infantile. La stazione deserta. Non passavano treni. 120 minuti di ritardo. Soppresso. Sopresso. Uno soltanto. Stipati come in un tetris assonato. E' bastata una spruzzata di neve per farci perdere l'orientamento. E' bastato un abbaglio di luce per sconvolgermi i sensi.

2 commenti:

Sonic Young ha detto...

..la pioggia mi feriva e non avevo più parole, ora è diventata neve... e cade morbida..

Onigirigirl ha detto...

la sentivo proprio tornando a casa...