giovedì 3 dicembre 2009

winter

L'intesità dello sguardo. O, forse, la capacità di mettere a fuoco. Di comprendere. Di vedere in trasparenza. Una dote come un'altra. Un difetto come un altro. L'intuizione. L'empatia. Ferire diventa impossibile senza ferirsi. Un coltello a due lame.Quella sensibilità vigile, attenta, esasperata. Obbligata. Le emozioni che esplodono improvvise e devastanti e lasciano negli occhi i bagliori di un'aurora boreale.
Le mie dita sono fredde mentre sfiorano i tuoi contorni. Senza calore. Universi che non possono comprendersi. Nè guardarsi. Nè sfiorarsi. Occhi che non possono vederti davvero. Nè intuirti. Nè comprenderti. Occhi ciechi. Buio e silenzio a strafottere. Ti guardo ma siamo altrove.
Quanto più mi somigli tanto più sono incapace di comprenderti. Come specchiarmi. E' incomprensibile. E' violento.
Sfioro il vetro gelido che ci divide. Seguo il tuo sguardo che sfugge il mio. Non provo che inverno. Ed una distesa sibariana il pensiero che è lo stesso che provi tu, guardandomi. Nei miei occhi incandescenti non scorgi altro che inverno e inmprensione.


1 commento:

mIsi@Mistriani ha detto...

l'hai mai sentita in
fast speaking woman?
..
[una furia.adorabile,lei]