La stanchezza è qualcosa di strano da sentirsi addosso. I giorni si rincorrono veloci come filastrocche da bambini, le notti troppo brevi permettono a malapena di riprendere fiato, ed è già mattina. Una mattina precoce di spazzini e treni mezzi vuoti, di aria ancora fresca, di caffè cattivi al bar della stazione, di musica alta nella orecchie e occhi perduti fuori dal finestrino. I cortili dell'università si svuotano di studenti in pantaloni corti, il calendario mi ricorda che è il ventidue di luglio e mi rendo conto di aver perso il conto delle stragioni. Mi chiedo cosa farò delle mie vacanze e io non so mai che dire. Ci sono troppe cose che devo fare e per quanto io faccia mi rendo conto di essere in ritardo sul resto del mondo. E di essere dannatamente stanca.
Mi sento addosso resposnabilità che non sono mie. Mi sento dietro le spalle critiche che non merito affatto. Incendo dentro questi giorni col mio passo timido e fiducioso. Sono quasi certa che l'onestà non paghi. Sono certa di essere onesta, trasparente come cristallo. Ma in un mondo in cui tutti ingannano e temono di essere ingannati il cristallo finisce in frantumi. Vorrei essere altrove. Vorrei non essere così stanca.
La sera arriva improvvisa come una carezza, ma mentre cammino sulla strada di casa mi sento in colpa per tutte le cose che devo rimandare a domani. Sono stanca da aver voglia di piangere. Sono così stanca da diventare rognosa come una bambina stanca. Annego la sera in qualche chiacchera con mia madre e un pò di gelato con pochi grassi, cercando almeno di non farmi prendere da inutili sensi di colpa alimentari. Annego la sera nella sua voce al telefono, confortante e troppo lontana. Da me. Annego la sera in un film in tv, nelle pegine dell'ennesimo libro. Spengo la luce. E mentre ascolto i rumori delle notti d'estate mi sento bene, la mattina sembra finalmente lontana. I sogni addormentano la mia stanchezza per un pò.
2 commenti:
appena due post letti dopo tanto tempo che nn riapprodavo quaggiù e mi è sembrato di avrerne sprecato inutilmente fin'ora. devo leggerti in ogni momento libero, devo farlo assolutamente! sei il mio mantra quotidiano per addolcire lo scorrere del tempo...che da queste parti picchia forte, veloce, nn dà tregua. tu invece "sei", dolce e perfetta come queste parole che ho letto.
c'è sempre tempo affinchè il nostro oggi sia migliore.
Posta un commento