martedì 4 novembre 2008

scrosci

Mi dissolvo dentro la pioggia scrosciante. Sciolgo il mio viso nel riflesso delle pozzanghere accanto alle rotaie del tram. Frammento il mio profilo nelle gocce che scivolano soi vetri. Scivolo via. Dentro l'acqua che scorre nei canali, dentro i rivoli ai bordi della strada che si inabissano dentro le bocche di lupo per poi riemergere chissà dove. Milano ha la falda alta, una Venezia sotterranea di canali d'asfalto e gallerie della metropolitana. Il vento trasforma le gocce che mi piovono addosso in brividi. Mi dissolvo in sensazioni e suoni, densa e intesa nelle pioggia di novembre.
Sensazioni liquide. Fluide. Che scivola negli spazi più minuscoli, inarrestabili, incomprimibili.


Questa pioggia scrosciante ha qualcosa di assoluto dentro di se. Intenso ed emozionale. Ma sento come se mi portasse via qualcosa. Scivolandomi addosso. Scivolando via. Qualcosa di me. Sono stanca stasera. Tolgo i vestiti bagnati e le scarpe. Asciugamani e sapone. Sciolgo un analgesico gigante in due dita d'acqua. E mi lascio asciugare un pò.

5 commenti:

enne ha detto...

Se non altro adesso il maltempo si sta spostando al sud.

antonio lillo ha detto...

che culo, eh? ;-)

posso chiederti, signorina bislacca, cos'è rappresentato nella foto qui sopra?

e quanto a onigiri, t'immagini un analgesico gigante da sciogliere nella pioggia apocalittica che hai descritto perchè calmi i nervi da stress a tutti quanti? tutta una città, o una nazione, sotto analgesico!!

enne ha detto...

Una donna di spalle, tristemente accasciata sulla spalliera di un divano, Lillo.

enne ha detto...

Che fra un po' affoga. Anche.

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Ma non è la pioggia di per se già un analgesico?