giovedì 3 maggio 2012

swing low Alabama

Vorrei vivere in Alabama. Stasera.





Eppure sempre mi coglie quella sensazione di imbarazzo.
Di fronte a ciò che realmente significare pubblicare, rendere pubblico.
Alla consepevolezza di quanta presunzione di vuole, di quanto narcisismo.
Puro imbarazzo.


Chiedo perdono.
Lo faccio per necessità. Scrivere cose inutili intendo. Per bisogno e per piacere.
Pubblicarle poi è il brivido sottile di tragredire alla mia natura blindata.

2 commenti:

Unknown ha detto...

...salve Onigiri. Mi chiamo Sergio. Un nome anonimo come tanti altri. Un nome che si è imbattuto in un altro. Un altro che ancora rimbalza fra le frastornate pareti della mia mente. Ancora non so. Non lo so ma mi trovo qui. Un blog il suo che respira ed esala aria ai più sconosciuta. Un'aria dove le parole volano leggere. Dove ad ali spiegate un candido gabbiano le rincorre. Dove refoli di vento le catturano per adagiarle una ad una a un mortale udito: il mio. …ho letto tutti i suoi post. Alcuni anche due volte. Non posso commentarli. Non è un accessorio cui dispongo. Posso lasciarle un pensiero nato dalla riflessione sulle sue poetiche visioni... …penso che i mediocri scrittori non amino leggere i propri scritti, ma quelli degli altri. Questo per affermare che sono peggiori, e mai migliori. Ora non penso, affermo: la grandezza di un pensiero che scrive, sta nella mediocrità di saper riconoscere il Bello e la Bellezza che non gli appartiene…mi perdoni, ma la sua natura non è di quest'arida terra. Come l'anima, che cauta si blinda agli affanni del giorno, è aperta. Aperta alla vastità di un cielo...con vero affetto...

Onigirigirl ha detto...

stranisce sempre rendersi conto che qualcuno legge le parole che, una dopo l'altra, hanno finito per accumularsi qui. nei giorni, nei mesi, negli anni. nei momenti. e penso sia stupefacente che qualcuno che non sono io che le ho scritte possa trovarci qualcosa di bello. Grazie. Grazie infinite per essere stato qui. :)