Accade. Che una persona scriva qualcosa e poi strappi il foglio sui cui l'ha scritto. Delle volte mi escono dalle dita parole che poi a rileggerle vorrei non aver scritto. Ci sono cose, in effetti, che non possono essere scritte. E provarci è solo una forzatura. Che mi mette a disagio. Potendolo fare: la cancello. D’altra parte io qui sono la legge, il giudice e l’imputato. [Le mie scuse a chi è rimasto involontaria vittima della mia censura dopo avermi dedicato del tempo. Non potevo farne a meno. Grazie della comprensione]
3 commenti:
Capita spesso, ora ho imparato a non pubblicare finché non ne sono convinto. Ci ricascherò, ne sono sicuro.
Io dovessi dare retta all'istinto cancellerei metà del mio blog e dei miei appunti sparsi tra cassetti e giacche...poi penso invece che sia meglio tenerli perchè quando li rileggerò magari tra anni mi ricorderanno esattamente le sensazioni che provavo e vivevo in quel periodo :)
It happens. Ma tu continua pure ad andare a ruota libera. Secondo me.
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