Oggi è il giorno delle lauree della triennale. Ticchetto sui tasti con in sottofondo i cori da stadio degli amici dei laureandi [dottore, dottore… che poi non fa nemmeno rima] e persino dei botti [non dico altro]. Le finestre ancora chiuse mi risparmiano le zaffate alcoliche della lauree di luglio, anche se in genere in quanto ad alcolemia se la cavano meglio i laureati del quinto [d’altra parte due anni di studio in più serviranno pur a qualcosa, insomma: la riforma universitaria funziona]. Milano rifulge di primavera ma dicono che tornerà un po’ di freddo. Io attendo, con addosso un ridicolo maglioncino con delle maniche microscopiche.
Mi sono laureata nell’aprile duemilaquattro, in un giorno di sole così, in bianco e azzurro e con un mazzo di fiori bellissimo. L’ebbrezza è durata lo spazio di una giornata [poi è iniziata la vita vera], ma quella è stata una bella giornata. Tutti sorridenti [me too]. Chissà se dalla giornata di oggi ricaverò almeno un paio di confetti [adoro i confetti]. Ne dubito. Ci sono laureandi che portano spumante e pasticcini per brindare alla laurea come grande liberazione [lo sarà davvero] dentro bicchierini di plastica [Lo spumante nel bicchiere di plastica c'ha un gusto tutto suo]. Ma non è oggi il caso. Poco male quindi essere tormentata dai dolori di stomaco [Non perdo nulla]. Continuo a ticchettare sui tasti, dentro il mio guscio di linoleum finto marmo e luci al neon. Oggi per qualcuno è un giorno speciale e beve e canta sotto le mie finestre [sorriso velatamente malinconica]. Per me un giorno come gli altri. Oltretutto pomeriggio riunione, quindi farò tardi.
3 commenti:
Il mazzo di fiori della mia laurea triennale era composto da carote, carciofi e... crisantemi!!
L'idea di qualche simpatico amico. Non aveva nulla da invidiare ai bouquet "seri" degli altri laurenadi.
Non ricordo se poi c'ho fatto un risotto, con quei carciofi...
io non ho fatto la laurea triennale ma l'idea dei carciofi era molto carina. ma alla laurea, mi raccomando, fiori e rosso. ;)
se mancassero le idee ci sono delle piccola verze viola che sono un amore.
Io mi son laureato nel primo secolo dopo cristo ormai, niente fiori ma opere di bene
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