Una tazza di orzo, cacao e cannella. Calda. Confortante.
A scacciare una lieve sensazione di freddo che mi scorre sotto la pelle. Seduta sul letto a gambe incrociate col portatile acceso. Detesto lavorare la domenica. Fuori dalla finestra il pomeriggio ha assunto un morbido color panna. Mi rannicchio stretta stretta e me. Rimango zitta. Ascolto il mio cuore. Battere col suo ritmo scostante. Sussurrare parole malinconiche e morbide. Respiri. Parole che non riesco a scrivere, che non hanno suono.
Di nuovo mi ritrovo travolta dall’incalzare del tempo. Vorrei rallentarlo, per un attimo. Vorrei fermalo. Addormentarmi e guardarmi dormire. Senza sogni. Solo un sonno silenzioso e rasserenante. Ma già il tempo mi è sfuggito dalle mani. E l’ombra fresca della sera scivola sui contorni del paesaggio.
A scacciare una lieve sensazione di freddo che mi scorre sotto la pelle. Seduta sul letto a gambe incrociate col portatile acceso. Detesto lavorare la domenica. Fuori dalla finestra il pomeriggio ha assunto un morbido color panna. Mi rannicchio stretta stretta e me. Rimango zitta. Ascolto il mio cuore. Battere col suo ritmo scostante. Sussurrare parole malinconiche e morbide. Respiri. Parole che non riesco a scrivere, che non hanno suono.
Di nuovo mi ritrovo travolta dall’incalzare del tempo. Vorrei rallentarlo, per un attimo. Vorrei fermalo. Addormentarmi e guardarmi dormire. Senza sogni. Solo un sonno silenzioso e rasserenante. Ma già il tempo mi è sfuggito dalle mani. E l’ombra fresca della sera scivola sui contorni del paesaggio.
chiamo. tenerezza.
Nessun commento:
Posta un commento