martedì 29 gennaio 2008

per aria

Seduta a gambe incrociate sulla mia sedia, in modo affatto professionale oserei dire, mi lascio letteralmente sopraffare dalla vastità e dalla varietà di materiale cartaceo che alberga sulla mia scrivania. Sbuca la stanghetta rossa dei miei occhiali [allora ci sono ancora] da sotto una decina di articoli [zanchettati de-zanchettati e zanchettati di nuovo] disposti in un irregolare e casuale ventaglio. I post it gialli, mezzi staccati, ovunque con interminabili appunti e appuntamenti, to do list e promemoria, nomi e numeri di telefono e parole inglesi di cui non ricordo mai l’ortografia corretta. Ho dimostrato sperimentalmente che l’utilizzo del blocchetto dei post it come sotto-tazza ne riduce l’adesività (e la vita utile) in modo non stracurabile. Il che non fa aumentare progressivamente l’entropia che mi avvolge.
Alt. Tiro il freno. Schiaccio il pulsante rosso. Allarme. Abbandonare la nave. Qui serve in colpo di spugna. E un colpo di genio.
Come dice la nonna “per fare l’ordine ci vuole il disordine”. Confermo e sottoscrivo. Morale: butto tutto per aria e poi mi metto a rimettere a posto. Però secondo un ordine nuovo, in accordo con nuovi criteri, nuove filosofie [se così si può dire]. A ri-ordinare nel senso più letterale del termine.
E la scrivania è solo la prima cosa in ordine di tempo. Ho tanto altro da fare. Tanto a cui pensare. Nuove scale di priorità. Nuovi punti di vista e criteri di valutazione.
Oggi è il giorno. Butto tutto per aria, come si dice. E ricomincio da lì.

2 commenti:

Franz ha detto...

Grazie per il consiglio.
L'ho fatto anch'io, ma naturalmente non avevo numerato le pagine, così ora non so più l'ordine.
Ma è stato divertente lanciare tutto x aria.
Ti abbraccio

marco ha detto...

quella dannata scimmia mi ha spennato alle tre carte, sono sicuro che è lei...sembra innocua e invece è dannatamente furba!