Un lunedì di tempo incerto nel mezzo di un periodo piuttosto incerto per conto suo. Non tutti i lunedì sono abbaglianti di entusiasmo, delle volte si comincia con la gomma bucata e allora la strada appare tutta in salita. Non ho mai cambiato un gomma ma credo che si possa fare tutto nella vita, basta provare [non sopporto chi sostiene di “non essere capace di”]. Certo, se il sabotatore di turno mette chiodi sulla tua strada allora ti succede di sentirti un po’ irrisolvibile.
Sconfortantemente interminabile l’elenco delle cose da fare mi fissa con occhi di ghiaccio. Periodicamente qualcuno entra per appuntarmi sulla fronte una scadenza o per aggiungere qualcosa alla lista [come le gocce cadono da un lavandino che perde]. In un giorno normale forse non ci farei caso ma oggi la processione dei miei creditori di tempo e lavoro mi angoscia e mi rende ancora più inquieta del normale [id est: supero la soglia di allarme in modo progressivo e preoccupante]. E, tra le altre cose, mi sento in colpa come una ladra [Ladra di tempo]. Dovrei concentrarmi, lavorare di più, lavorare la sera, il weekend, sul treno. Mi sembra di perdere un sacco di tempo, di sprecare pensieri ed energia. Di disperdere le mie energie in un’attività frenetica e convulsa, senza conclusione. Anche adesso, a volte giudicherei tradurmi in parole una semplice “tiratura di fiato”, oggi mi fa sentire la peggior criminale. Sconfort. Disconfort.
È come se avessi di fronte una folla di pensieri urlanti a contendersi la mia attenzione. Mi viene da gridare [o da tacere per sempre] solo a guardarli. Senza pensare a quelle sensazione terribile che mi prende e mi fa sentire completamente estranea al contesto, come se fossi qui per un gigantesco equivoco. Ho i giorni contati. La mia ragione pure. Finirò a infilare perline in qualche isola tropicale e allora, forse, mi godrò un po’ di pace.Correggo la mia bottiglietta d’acqua con un tot di passiflora, biancospino & escolzia sapientemente miscelati. E mi rimetto a fare fare fare fare. Al resto ci penserò, forse, più tardi.
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