venerdì 6 giugno 2008

ricordati baudelaire...

Scivolo via da questo venerdì. Ho voglia di scrivere. Ho tanto da scrivere. Ho tanto da vivere. Passerà. O la farò passare.
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E’ necessario vivere

Bisogna scrivere

All’infinito tendere...

B.
(in effetti cito ciò che mi suona in testa, e cioè la canzone, dove B. sta per Baustelle...)

giovedì 5 giugno 2008

sull'acqua

Come un tappo di sughero. Che galleggia sull’acqua di una pozzanghera. Come una ninfea sfiorita. Senza nessun movimento. Eppure si muove. Si lascia trasportare. Dal vento. Dalle correnti. Minuscole se le osservi dall’alto. Tempeste se ci galleggi in mezzo. Galleggio. Col viso rivolto in alto. Al cielo di Milano che si apre in uno squarcio di sole. E mi abbaglia di giugno di sole e di estate. Ma è solo un attimo. Di nuovo l’ombra mi attraversa il viso. E resto ancora, immobile, a galleggiare. Con gli occhi. Poi aperti. Poi chiusi di nuovo. L’unica cosa di me che ancora si muove. Del resto mi voglio scordare.
I mie pensieri densi nell’altalena del flutti, a cercare un modo, un mantra, una formula magica. Che mi renda capace di tirarmi fuori da questa pozza d’acqua piovana in cui sono caduta. I miei pensieri densi, ma allo stesso tempo incapaci di resistere a questa inarrestabile deriva. Galleggio. E se chiudo gli occhi è perché ho un po’ di paura. Galleggio. E se apro gli occhi è perchè ho un po’ di coraggio.
E intanto rimango. In attesa. (Ad occhi chiusi).
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mercoledì 4 giugno 2008

Che cosa mi salverà stavolta?

Forse sarà la musica che mi suona intorno, dentro le mie orecchie con il volume alzato. Forse sarà il vento della sera, che accarezza queste mie spalle nude. Forse saranno la parole scritte fitte su un quadernetto blu, con quella calligrafia che ha perso la frivolezza tondeggiante dei tempi della scuola. Forse saranno i passi sull'asfalto, dentro l'ipnotico mantra del camminare. Forse sarà la sensazione un attimo prima di addormentarsi. Forse sarà il sapore dell'acqua. Forse sarà il pensiero di nuovi giorni. Forse sarà l'azurro del cielo, se mai tornerà a farsi vivo sopra la mia testa. Forse sarò io e basta. Spero solo sia presto.
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