martedì 27 maggio 2008

Tre botti. E lo spettacolo è finito.

Ci si può sentire sfumate dentro una mattina di maggio, quasi trasparenti nella delicatezza del colore che scivola dall’intenso al lieve. Notti brevi come sospiri e giorni che si inseguono senza tregua. E maggio sta già scivolando via. Trattenerlo fa le dita non è possibile. Fa solo male. Quindi lo lascio andare. E resto a guardare. La vita che avevo che si allontana. L’acqua del fiume del tempo che scioglie i colori, li sfuma e li rende lievi, appena percettibili allo sguardo. Ma restano intensi nella mia memoria, anche se la luce del giorno li confonde e li frammenta.

Il cielo è buio sopra le nostre teste. Una sera di maggio che minaccia pioggia. Le luci colorate dei fuochi che incendiano la sera e i miei pensieri. I malinconici suoni che il vento porta immutabili attraverso gli anni. La sensazione che sia un fuoco che si sta per spegnere. Mi stringo più forte. Un abbraccio che mi sostiene nella sensazione di non poter far nulla. Di dover lasciar andare quello che deve. Andare. E accettare l’inevitabile è una prova dolorosa. Tutte le cose finiscono. Nulla è per sempre. Eppure lo prometterei, a te, per sempre, lì sotto quella pioggia di cenere. Tu sai cosa. Per quel poco che per sempre vuol dire. Per noi che siamo solo fuochi nella notte. Un bagliore. Un attimo. E poi il buio. Ma sufficiente da lasciare impressa la propria immagine sulla pellicola. Per sempre.

Tre botti. E lo spettacolo è finito.
...

lunedì 26 maggio 2008

bikini potato

Le mie mani profumano di biscotto. Non c’è bisogno di un dottorato in biscotteria per dedurne che i miei buoni propositi di ascesi alimentare sono già andati a quel paese. Non c’è verso di camminare sul sentiero della rettitudine alimentare in questo periodo. Galleggio in uno dei miei peggiori stati di confusione e mi attacco a liquirizie ripiene&biscotti come un naufrago ad un canotto arancione. Canotto arancione cui somiglierò in bikini se continuo su questa pericolosa china. Tra l’altro il mio corpo sarebbe un perfetto salutista se non fosse per me e si ribella al mio comportamento sconsiderato opprimendomi con atroci dolori allo stomaco. Sospetto che le liquirizie ripiene non contengano elementi presenti in natura se non in tracce, ma non lo dico a voce troppo alta perché se lo stomaco mi sente sono finita. Ad ogni modo l’effetto dell'ipnotico connubio liquirizia&biscotto è nauseante a sufficienza da dare il colpo di grazia ad una giornata già storta per conto suo. Anche se l’aver scoperto che esistono liquirizie al cioccolato (!) può essere una consolazione sufficiente. Per me che sono borderline intendo, sull'abisso della perdizione, non per un soggetto sano di mente.
Ad ogni modo, incollo in calce questo presagio del futuro prossimo che funga da perpetuo monito e mi sproni a tornare sulla strada della salvezza. Da domani. Dopotutto la retta via si imbocca sempre da domani.
...

...esattamente come mi sento, una dannatamente sexy bikini potato... ah. ah. ah. ;)