sabato 25 giugno 2011

insonnia

E' a te che penso in certe notti senza riposo.

Alla tua forma tra le mie mani. Linee da percorrere con gli occhi chiusi. Linee che sono musica, una musica che so suonare. Pelle. Come ritrovarsi quando si e' persi. Dispersi. Di nuovo.

Anche se. Distratta dal canto di chissà quali sirene. O troppo stanca. O troppo sola. O troppo distante. O chissà dove. Da chissà dove è a te che penso nelle mie notti senza riposo.

E' te che cerco. Seguo il tuo suono nel vento. Ne seguo l'odore. L'odore del vento che come in sogno mi riporta a casa. Qualunque cosa essa sia.

domenica 19 giugno 2011

Oltre il buio

L'esplosione dei colori e della luce. Il buio sembra non arrivare mai. La chiamano estate. La chiamano dannata estate. La odio stasera. La odio e la amo nel modo perverso in cui si ama anche cio' che fa male.
Luce. Abbagliante. Insonnia, gastrite. Notti infinite. Sogni interrotti, agitati, sfocati. Le ore di veglia che aumentano e si allungano. Sere rosa e azzurre che allungano gambe lunghissime oltre l'orizzonte. Stelle. Notti. Albe. Giorni. Cielo a strafottere. La odio. La amo e la odio. La odio.
tutti i sensi aperti. Ai suoni. Al vento che asciuga il sudore sulla pelle. Agli odori. Gli occhi riescono a vedere sfumature nuove. Troppo. Troppo tutto insieme. Stupore e lacrime. Malinconia a cucchiate. Nostalgie per immagini sfocate oltre l'orizzonte. Dolore sordo. Pura gioia.
Sopraffatta. Mi arrendo. All'estate. Che faccia di me ciò' che vuole.