venerdì 10 ottobre 2008
venerdì
giovedì 9 ottobre 2008
Immediate boarding
mercoledì 8 ottobre 2008
Andare oltre
Mani fredde. Le dita gelate strette attorno ad un bicchierino di caffè disgustoso. Non so che cosa dovrei provare. Rabbia, rimorso, rassegnazione, sconforto, tristezza, indifferenza. Seduta sul primo scalino col mento appoggiato alla ginocchia mi guardo le punte dei piedi. Non so davvero cosa dovrei provare. Sento solo stanchezza.
Cadere è solo un attimo e c’è solo da rialzarsi e camminare e correre e rischiare di inciampare di nuovo e poi rialzarsi ancora. Lo so. Ma sono stanca. E vorrei magari prendere a pugni lo specchio del bagno, urlare come quando poi ti manca il fiato e senti scoppiarti il cuore, usare parole che la mia voce non usa mai, prendere tra le mani lo schermo di questo computer sbilenco e gettarlo fuori dalla finestra sfondando i vetri. E invece resto immobile con in mano un caffè disgustoso che non serve neppure a scaldarsi le mani.
Così paziente, così costante, così affidabile. Sorridere magari, nascondersi dietro quell’ironia un po’ cinica e un po’ infantile. Che ho.
E mando giù cucchiaiate di vitamine, e tengo in tasca cerotti, e mangio proteine e bevo caffè schifosi dentro bicchierini di plastica. Continuo a correre. Ma sono stanca.
Ma la cosa peggiore è che detesto piangermi addosso in questo modo. E' un atteggiamento insopportabile. Io sono insopportabile. Sono stanca stanca stanca. Ma chi non lo è là fuori? Metto un certotto sulle ginocchia graffiate e non ci penso più. Vado oltre. Ovuque sia, questo oltre.
lunedì 6 ottobre 2008
oggi scrivo senza stile
...e tu avevi vestiti adatti per le tue guerre stellari...