mercoledì 31 dicembre 2008

and the winter came...

Enya gorgeggia dentro la stanza da qualcosa come un cd originale. Un te come si deve, pera&vaniglia. Aspetto l'anno nuovo, che arriva cone le dita fredde dell'inverno. Aria di neve.
Succede che venga la tentazione di fare bilanci, di fare liste, propositi, desideri. Questa volta mi astengo. Non perchè non abbia nulla da promettere o da farmi perdonare, non perchè non abbia nulla da desiderare o da sperare. No. Solo non ne ho il coraggio. Di farlo. Ad alta voce. E che sia. Che sia l'anno della speranza. Silenziosa.

martedì 30 dicembre 2008

così

Un te mela&cannella amaro da uccidere. L'inverno fuori. Il lavoro che sta volando via mail a destinazione, finalmente per concedermi un sorso di quiete. L'ultimo prima della volata finale, o prima del volo in generale. O dello schianto. O di chissà che altro. Rabbrividisco. Cerco di arginare il flusso dei pensieri, affilati da uccidere. Cerco di trattenere gli attimi, di trattenere l'esplosione sul punto di esplodere. Ma poi chissenefrega. camino sulla linea della mezzaria. E chiudo gli occhi. E non ho paura.
Potresi essere fragile come una candela accesa, potrei essere malinconica come certi film pomeridiani, potrei essere morbida come neve, dolce come miele... ed invece mi sento come un david bowie qualsiasi. così.