venerdì 12 settembre 2008

coming back home

Il volo da Catania deviato a Orio per via di un temporale su Linate. In attesa di un inarrivabile mezzo alitalia che mi riportasse a Milano guardavo lo scrosciare assordante della pioggia, grigio e ostile, piovermi intorno, con sullo sfondo quello che senza non dubbio non è tra gli scali più suggestivi d’Italia. Succede che giorni così frenetici ti tolgano il tempo di pensare, succede di metterti a letto la sera tutta sola in un posto lontano geograficamente e in molti altri sensi, e di addormentarti tra pensieri confusi e frammenti che si incollano insieme a casaccio. E poi di colpo sei lì in piedi sotto la pioggia e cerci di ritrovarti. Le cose che contano, le frivolezze. Le cose che verranno e quelle che se ne vanno. Di nuovo mi rendo conto di come questo settembre segni una linea. Qualcuno prenderà il mio posto. E io prenderò il posto di qualcun altro, in qualche altro luogo. E mentre il cielo si scioglie in una pioggia battente che satura l’asfalto viaggio verso casa. E poi le nuvole si diradano. E poi sbuca fuori un po’ di sole. E c’è ancora un speranza d’estate dentro i miei occhi. Grandi. Tornando a casa.

domenica 7 settembre 2008

Cose

Adoro il vento. Quando mi scompiglia i capelli. Quando fa rabbrivvidire le mie spalle nude nonostante settembre. Quando fa volare i miei fogli mentre cerco di studiare seduta sul balcone. E io a rincorrerli. Per non perderli. Per poi alzare gli occhi, verso il cielo. Il cielo. Di nuvole e vento. Di sprazzi di blu. Di questa domenica che sembra vivere stotto un cielo diverso, preso in presitto da paesi lontani. Che sa di salsedine e spruzzi di balene. Che sa di navi piccole all'orizzonte e di rive frastagliate a salmastre. Dilago. Divago.
Sottolineo in blu pagine interminabili che dovrei aver già terminato. Mentre penso ad altro. Mentre faccio elenchi di cose da fare in questi giorni convulsi. E il tempo che manca a partire. E il tempo che devo studiare. La musica suona dentro la mia stanza e la mia testa. Dentro telefonate silenziose. Distanze. Mancanze. Io che parto senza da sola stavolta. Io che ho paura e voglia. Io che rido e piango. Io che faccio pensieri che non vorrei fare. E scende la sera. E guardo i miei piedi ancora abbronzati nelle infradito di paglia. Chiudo i libri. Ti chiamo. Scaldo un pò d'acqua per farmi il te.
......On air The Lord of The Ring OST.