Ho aperto sul pavimento la valigia rossa. Vuota. Ho fatto un pò di pratica con la valigetta argentata da "un paio di notti", ma sei notti sono una cosa seria. Definirei il mio approccio "casuale". So che finirò con l'infilarmi sotto la doccia per un periodo interminabile per poi sgusciarne fuori e in dieci minuti riempire la valigia, finchè è piena. Ci vorrebbe metodo. Ma la partenza è un questione complessa ai miei occhi e la valigia un dettaglio insignificante. Forse c'è stato un tempo in cui avevo metodo, in cui facevo liste, in cui compravo il necessario e abbianvo i vestiti. Ora sono una viaggiatrice casuale. E la cosa non mi dispiace. Mi ci sento bene in questi nuovi panni.
Vado a farmi una doccia alla menta&lime dunque. Annegando sotto il getto le sensazioni conflittuali che accompagnano il momento di partire: la voglia di andare, il rimorso di sfuggire ai libri, il desiderio di cambiare cielo, la nostalgia di questo tempo estivo sussurrato, la voglia di stare insieme e la malinconia per un'estate orami sul viale del tramonto.
Vado a farmi una doccia alla menta&lime dunque. Annegando sotto il getto le sensazioni conflittuali che accompagnano il momento di partire: la voglia di andare, il rimorso di sfuggire ai libri, il desiderio di cambiare cielo, la nostalgia di questo tempo estivo sussurrato, la voglia di stare insieme e la malinconia per un'estate orami sul viale del tramonto.