mercoledì 20 agosto 2008

vaggiatrice casuale (e il viale del tramonto)

Ho aperto sul pavimento la valigia rossa. Vuota. Ho fatto un pò di pratica con la valigetta argentata da "un paio di notti", ma sei notti sono una cosa seria. Definirei il mio approccio "casuale". So che finirò con l'infilarmi sotto la doccia per un periodo interminabile per poi sgusciarne fuori e in dieci minuti riempire la valigia, finchè è piena. Ci vorrebbe metodo. Ma la partenza è un questione complessa ai miei occhi e la valigia un dettaglio insignificante. Forse c'è stato un tempo in cui avevo metodo, in cui facevo liste, in cui compravo il necessario e abbianvo i vestiti. Ora sono una viaggiatrice casuale. E la cosa non mi dispiace. Mi ci sento bene in questi nuovi panni.
Vado a farmi una doccia alla menta&lime dunque. Annegando sotto il getto le sensazioni conflittuali che accompagnano il momento di partire: la voglia di andare, il rimorso di sfuggire ai libri, il desiderio di cambiare cielo, la nostalgia di questo tempo estivo sussurrato, la voglia di stare insieme e la malinconia per un'estate orami sul viale del tramonto.

martedì 19 agosto 2008

August in Zurich

Non ha il fascino scapigliato di Dublino o l'atmosfera di Stoccolma. Piccola. Vivace. Vagamente snob. Svagatamente teutonica. Infine mi è piaciuta. E resterà impressa nel ricordo. Intensa.
Visto che è toccato a Zurigo essere lo sfondo di questa scommessa. Vissuta con fatica, emozione, impegno. Vinta. Senza nessuno da ringraziare. E se questo da un lato mi lascia un pò di amaro in bocca dall'altro chissenefrega. E posso camminarti vicino, contenta di me una volta tanto. Posso bere un pò della tua birra. Posso comprare cioccolata e una tazza rossa con la croce bianca. Posso passare la lingua sulle mie labbra e sentire un pò il sapore del presente. Mentre il futuro, per un attimo, può aspettare.
..
...
I pensieri si confondono sulla linea retta dell'autostrada zurigo-milano. Partire, tornare, noi, il lavoro, le cose serie, le cose dolci, le cose amare, il sapore della birra, la marmellata di lamponi. Presente e futuro, passato prossimo e remoto come sempre si mescolano dentro i miei occhi. Troppo presto.
...
...
nei nostri luoghi e nei ricordi...