mercoledì 20 giugno 2012

a un'amica (che sa cantare)

Sono un universo silenzioso.
Costellazioni mute. Pianeti che si muovono senza un suono lungo ellissi immaginarie.
Ciò che non ha suono non esiste.
Sono un universo che fa rumore. Solitario. Inviolato.
Non esisto.
Delle volte suoni alla porta. Ed io metto la musica e ti lascio entrare.
Delle volte metto la musica e le parole.
Per cantare. Per esistere.
Delle volte ti lascio entrare,
per ascoltare la musica ed aiutarmi a cantare.
Delle volte ti lascio entrare. Per esistere. Per insegnarmi a cantare.

La notte sotto le stelle conto sui polsi i segni dei legami strappati. Dal primo dei giorni. A sempre. Per sempre. Canto le canzoni senza parole, con le labbra chiuse. Ma sanno tutti che non ho orecchio.

Dove andrai punta il telescopio dove sai che devi guardare. 
Alzerò la musica per fartela sentire da lì.
Ti spedirò le parole dentro una busta bianca con sopra il tuo nome. 
Perchè tu le possa cantare.
Perchè tu mi possa ancora insegnare. A cantarle.


lunedì 18 giugno 2012

bolla di giugno

dicono sia una bolla di caldo sahariano. a me, francamente, sembra solo giugno.

sembra che il vento accarezzi ogni foglia di ogni fiore di questo balcone per poi andarsene senza sfiorarmi. e questo nonostante il mio continuo migrare da un angolo all'altro alla ricerca del punto perfetto dove potermi, finalmente, abbandonare. abbandonarmi.

inutile perdere tempo e mettere in fila parole in modo che abbiano un senso, che dicano qualcosa.  giugno mi fa a pezzi. e oggi sono così. a pezzi.

fatta a pezzi dall'aria notturna contro il mio collo scoperto. fatta a pezzi da una corsa di pochi chilometri che è costata la fatica di una maratona. fatta a pezzi dalla sera cha si sta svelando come togliesse un lenzuolo e mi lasciasse sola e nuda. nel silenzio. malinconica come non sapessi fare altro e non avessi mai fatto altro ogni giorno della mia vita. fatta a pezzi dalla malinconia, che non ha consolazione nè ragione. 

il colore del cielo. la lunghezza dei giorni. la lunghezza delle notti. l'estate che mi si svela di fronte e non so se ho le forze per arrivare alla fine. mi sento così: senza forza.

certe notti preferisco l'inverno.