dicono sia una bolla di caldo sahariano. a me, francamente, sembra solo giugno.
sembra che il vento accarezzi ogni foglia di ogni fiore di questo balcone per poi andarsene senza sfiorarmi. e questo nonostante il mio continuo migrare da un angolo all'altro alla ricerca del punto perfetto dove potermi, finalmente, abbandonare. abbandonarmi.
inutile perdere tempo e mettere in fila parole in modo che abbiano un senso, che dicano qualcosa. giugno mi fa a pezzi. e oggi sono così. a pezzi.
fatta a pezzi dall'aria notturna contro il mio collo scoperto. fatta a pezzi da una corsa di pochi chilometri che è costata la fatica di una maratona. fatta a pezzi dalla sera cha si sta svelando come togliesse un lenzuolo e mi lasciasse sola e nuda. nel silenzio. malinconica come non sapessi fare altro e non avessi mai fatto altro ogni giorno della mia vita. fatta a pezzi dalla malinconia, che non ha consolazione nè ragione.
il colore del cielo. la lunghezza dei giorni. la lunghezza delle notti. l'estate che mi si svela di fronte e non so se ho le forze per arrivare alla fine. mi sento così: senza forza.
certe notti preferisco l'inverno.
certe notti preferisco l'inverno.
Nessun commento:
Posta un commento