venerdì 18 marzo 2011

Caldo




Qualche suono a labbra socchiuse. Dentro queste mattine precoci. Dentro questo caldo improvviso come un colpo di fucile. Dentro queste sere che non arrivano mai. Mentre ti aspetto ascoltando musica da youtube e leggendo l'ultimo capitolo de La torre nera.
Conosco a memoria le parole della nostra canzone.


Sono stanca, accecata da questa improvvisa ed interminabile luce. Iperstimolata. Tutti i canali aperti. Gli occhi grandi e gonfi per il sonno macanto.



Non ho bisogno di guardare i ponti che bruciano alle mie spalle.



Non ho bisogno di farmi leggere la mano da una zingara con i capelli scuri e un rubino al dito.

è adesso.

domenica 13 marzo 2011

mah

Sto diventando amara. Basta sfogliare le pagine per ascoltare lo sfiorire della mia fiducia. La realtà che consuma quella mia ostinata innocenza come le onde mangiano gli scogli. Impercettibilmente. Inesorabilmente.


E poi mi ostino. Io ancora ci credo. E ci credo in un modo che non chiede complemento oggetto. Come una stupida. Ed è questo che mi rende amara.