Sto diventando amara. Basta sfogliare le pagine per ascoltare lo sfiorire della mia fiducia. La realtà che consuma quella mia ostinata innocenza come le onde mangiano gli scogli. Impercettibilmente. Inesorabilmente.
E poi mi ostino. Io ancora ci credo. E ci credo in un modo che non chiede complemento oggetto. Come una stupida. Ed è questo che mi rende amara.
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