Mangiare da sola. E' strano. Da sola seduta al tavolo del ristorante dell'hotel. Fuori la sera e una Bologna grigia e bagnata di pioggia. Come non l'avevo mai vista. Orata e insalata mista. Un caffè. Ma decaffeinato che stanotte devo dormire. E' strano. Sola. Mi guardo intorno. Uomini, solo ai loro tavolini. Vino e carne rossa per lo più. Un risotto al tartufo.
Tacciono i cellulari. Silenzio dentro questa sera sincopata. Musica in sottofondo. I miei passi leggeri sulla moquette mentre torno in camera. A questo letto che ho trasformato in un campo di battaglia di libri e fogli. E pensieri che ci galleggiano sopra.
Eccomi qui. Tra tre giorni saranno trenta. E, del tutto inaspettatamente, sto in un camera d'albergo, in una cuittà inaspettata a fare un lavoro inaspettato. Impossibile indovinare cosa ci apsetta.