Il vento delicato di questo giorno d’autunno mi fruga tra i pensieri. Comincia ad essere fresco. Ma non è ancora freddo. Il cielo chiaro ha ancora una punta di colore d’estate. La verità è che questa stagione ha dentro di se qualcosa al tempo struggente e delizioso. Che non mi lascia indifferente. E mi fa sentire inquieta. Incline ad emozionarmi e, spesso, emozionata. Mi piace sentire le mani fredde, fredde non gelate, e sfiorami la pelle con la punta delle dita. Mi piace mescolare i vestiti leggeri a quelli pesanti. Mi piace affogare dentro l’onda dell’autunno che incalza, delle sere sempre più corte, delle albe sempre più lente, con quella consapevolezza arresa di non poter fare altro che lasciarmi andare. Sono una ragazza da mezza stagione insomma.
Oggi sto studiando e studiare in genere mi aiuta a rimettere un po’ d’ordine. A sentirmi più serena o per lo meno più tranquilla. Sarò strana. Ma il cervello impegnato a imparare si sente a suo agio come un maratoneta ben allenato sui ventuno della mezza. Una calma temporanea, ma il cui effetto benefico sui miei nervi elettrici non è affatto trascurabile. Qualche giorno a studiare fa meglio di uno zoloft. Delle volte.
4 commenti:
lo vedi? (tu che dicevi a me) hai scritto un post così perfetto (soprattutto nell'ultima parte) che per una volta neanche io so cosa dire...
però sono anche uno che scrive molto per abitudine...
allora, diciamo, che sono qui solo per darti un bacio, mia cara ragazza delle mezze stagioni (direi che la definizione è perfetta per te)
Hai colto particolari ai quali non rimango indifferente, poi con una poesia essenziale ma emozionante. Onigiri Half-Season Girl
Buon proseguimento di giornata,
Ed
Hai colto l'essenza della vita: l'importanza fondamentale delle piccole cose. Cosa siamo, noi, se non la somma di tante piccole grandi cose?
Un abbraccio.
the. anche io.
:)
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