Caldo e sole. Vento che fa volare un vestito a fiorellini. Bici che va senza pedalare in discesa. E poi arranca. La città semi deserta. I parchi grondanti persone svestite e macchine parcheggiate ai margini. Ed io che passo, senza fermarmi. Le ombre degli alberi sull'asfato nero. I sensi unici. I marciapiedi. Aria e silezio e pensieri che mi si aggrappano ai capelli per non volare via o che arrancano di corsa per non restare indietro. Certi sorrisi sghembi che hanno un sapore dolce di ciliegia e gelato al fiordilatte. Certi momenti che non hai bisogno d'altro. E fermeresti il tempo. Lì, in bilico, tra la gravità del reale e la leggerezza degli attimi.
Tornare a casa. Una doccia e un vecchio cd dei venus. Ed il domani che incombe, il futuro, i sogni e il reale. Ed io che non lo so, che cosa sarò domani.
1 commento:
Domani saremo sempre preda delle nostre fobie e dei nostri segreti, sempre in cerca di soddisfare i nostri piaceri e di realizzare qualche piccolo sogno. Ma il bello è che, nel bene o nel male, saremo sempre noi.
Ti abbraccio
Posta un commento