Mangiare da sola. E' strano. Da sola seduta al tavolo del ristorante dell'hotel. Fuori la sera e una Bologna grigia e bagnata di pioggia. Come non l'avevo mai vista. Orata e insalata mista. Un caffè. Ma decaffeinato che stanotte devo dormire. E' strano. Sola. Mi guardo intorno. Uomini, solo ai loro tavolini. Vino e carne rossa per lo più. Un risotto al tartufo.
Tacciono i cellulari. Silenzio dentro questa sera sincopata. Musica in sottofondo. I miei passi leggeri sulla moquette mentre torno in camera. A questo letto che ho trasformato in un campo di battaglia di libri e fogli. E pensieri che ci galleggiano sopra.
Eccomi qui. Tra tre giorni saranno trenta. E, del tutto inaspettatamente, sto in un camera d'albergo, in una cuittà inaspettata a fare un lavoro inaspettato. Impossibile indovinare cosa ci apsetta.
2 commenti:
Infatti è impossibile.
Sai, io non riesco a mangiare al ristorante da sola, ma al cinema non ho problemi. E' che quando SEI sola, devi abituarti all'idea di esserlo.
Al posto tuo avrei mangiato le stesse cose, magari eccedendo un po' con un vermentino ghiacciato.
Il mio letto è un campo di libri, carte varie e portatile. Da domani lo riassetto perchè mia madre dormirà da me per qualche giorno: finchè mio padre non torna a casa dall'ospedale.
Guai seri, Onigiri.
Enne è in trincea.
Notte e a presto. Spero.
Non ti assillare per le cifre...
Posta un commento