Tutto passa. O deve passare. E ciò che non passa si può ignorare.
Ho fatto una tisana "bora bora", ghiacciata e rossa. On air qualcosa come una raccolta di mp3 dell'estate 2005. - Quasi vintage- Ho nascosto certi pensieri in un anagolo in ombra, dove posso fingere di non vederli, come briciole sotto il tappeto. E ci provo. E a tratti ci riesco anche.
Il tempo sembra fermo in questa domenica d'estate. Il tempo sembra galleggiare. Vorrei lasciarmi andare. Lasciarmi trasportare. Adesso che ho trovato il coraggio di tornare a scrivermi -seppure lo stile lasci a desiderare e i contenuti manchino di originalità - sento quasi che potrei provare. A vuotare il sacco. A lasiarmi andare. Sento che potrei. Provare. Riuscire.
Ma non è questo il giorno. Fare a pezzi il cielo azzurro di questa domenica sarebbe un delitto. Un sacriolegio. - Blasfemo. - E di certe idee fa girar la tasta solo lo sbattare d'ali tra i pensieri. Figuriamoci il metterle a fuoco. E di scriverne poi, neppure a parlarne. Non oggi. Oggi galleggio. Ascolto musica. Bora bora con ghiccio. Forse esco un pò, in calzoncini a infradito. Lascio sbiadire l'abbronzatura. Lascio le ore passare. Lascio gli occhi guardare oltre. Lascio le labbra scordarsi come si fa ad articolare i suoni. Lascio le mani disegnare arcobaleni immaginari.
Finchè le ali mi sostengono.
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