mercoledì 4 agosto 2010

luglio

Un mese in viaggio. Ad intermittenza. Per lavoro e per piacere. Forse per amore anche. Avanti e indietro tra una manciata di punti. Stazioni affollate d'afa e ragazzi con gli zaini. Autostrade che sembrano non finire mai. Visi che mi vorticano intorno. Problemi problemi problemi. E, a cadenza settimanale, una boccata d'aria di mare.
Letti. Finiva che la sera scivolavo sopra le lenzuola con quel suono liscio e fresco al profumo di detersivo, uguale qualunque fosse il letto. Ovunque fosse. Qualunque fosse il colore della notte, diverso in ogni posto da un altro.
Ho portato con me un libro. Banalmente un romanzone datato senza troppa verve, ma abbastanza lungo da durare. Abbastanza lungo da tenere insieme i fili, i giorni e le notti, i letti, me.
E mi ha tenuta insieme.


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