Una giornata lunga e lenta. Poi finalmente scende la sera lungo i binari del treno. La sera che ha le sfumatura del rosa e del blu. La sera che ha l'aspetto delle cravatte allentate dei pendolari. La sera che, se guardo verso nord, ha i tuoi occhi.
E l'ho detto perchè suona da dio.
Mi sarebbe piaciuto cantare. Temo non mi sia riuscito. Potrebbe forse venirmi meglio se non mi verognassi così tanto. E mi fa ridere che sorridi mentre esaspero il mio stridere cantando a memoria i testi più assurdi. In macchina. Mentre dici di smetterla. Ma ridi.
(Amo questa canzone. Una vertigine pensando che il futuro è già passato)
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