Oggi sono in ferie. Ferie del 2011. Arretrate e in scadenza.
Ascolto musica seduta sul tappeto mentre fuori piove. Piedi nudi e smalto... fuxia [tanto fa freddo e non lo vede nessuno]. Un bicchiere d'acqua frizzante con dentro una fetta di arancia. Rossa.
Ferie arretrate. Perchè c'è da fare - molto da fare. E poi il contratto in scadenza - molto in scadenza. La finanziaria ha bloccato le assunzioni - di nuovo. La piccola percentuale sacrificabile - sei uno su migliaia. E poi il resto: eccetera eccetera. Che palle.
Che. Palle.
Oggi sono in ferie arretrate e domani è il primo maggio.
Piove. E io mi godo il mio tempo. Libero. Libero e bello, di pioggia e vento.
Io non ho mai saputo cosa sia la noia. Ci sono talmente tanti mondi oltre a questo. Da imparare. Da scorgere. Il problema se mai è trovare del tempo da liberare.
Il problema se mai è tenere sempre in tasca un grimaldello per liberarlo il tempo. Per liberarne abbastanza: dalle questioni serie, dalle cose importanti, dalla cose che servono. Scassinare le serrature e portarselo altrove, quel tempo. Prenderselo. Pretenderlo.
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